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Il mio primo Vinitaly nel 2011, un disastro. Il mio stomaco ne ha risentito per giorni. Avevo da poco terminato il secondo livello di sommelier e la voglia di degustare ogni cosa mi ha fatto esagerare. (Tranquilli, non ero ubriaca, non ho mai esagerato in vita mia, ma dai tacchi sono passata alle scarpe da ginnastica)

A distanza di anni le cose sono cambiate, la mia vita è diversa. Mi sono presentata al Vinitaly 2018 da social ;-). Come blogger e ogni cosa è passata sui miei social. Sono stata invitata a diversi eventi allo stand del Consorzio Tutela Prosecco DOC e lì ho passato quasi tutta la giornata.


Per me twittare tutto ciò che mi passa davanti è diventata routine. Twitter, un social che non tutti amano, ma che a me manca quando per qualche giorno mi assento.

Ma veniamo alla mia bella giornata al Vinitaly! 😉

Padiglione Prosecco: ogni bollicina racconta una storia e sprigiona profumi che evocano sapori e ricordi. Ma cosa significa DOC? DOC identifica un territorio ben definito che si estende su 9 province tra Veneto e Friuli Venezia Giulia
(Treviso, Venezia, Vicenza, Padova, Belluno, Trieste, Gorizia, Pordenone e Udine)
Il Consorzio di Tutela del Prosecco DOC preserva e promuove l’originalità di questo vino conosciuto in tutto il mondo per il suo spirito brioso.

Il Prosecco DOC si abbina a piatti della tradizione italiana. Grazie alla moderata alcolicità il Prosecco DOC si presta ad aperitivi, brindisi e a momenti di ritrovo.

 


Tra un calice di prosecco e un twit gli chef presenti quel giorno ci hanno deliziato con dei piatti davvero gustosi.

Chef Aldo Orlandi del Ristorante Vignal, Hotel Villa Malaspina

 

 

 

 

 

 

 

In serata lo Chef David Marchiori dell’Osteria Plip di Mestre ci ha conquistato con un risotto al salva cremasco. 

David Marchiori

 

E per finire, non potevo non passare in Sardegna, dove, la mia amica Roberta Pinna, per gli amici Bertapi 😉 mi aspettava per fare un brindisi alla nostra amicizia, nata per caso sui social. Grazie a lei ho conosciuto l’azienda vitivinicola Dorgali. La Cantina Dorgali è da oltre 60 anni tra le realtà più importanti del mondo vitivinicolo sardo. Posta al centro della zona Classica del Cannonau produce vini che valorizzano la cultura, la storia e le tradizioni del territorio.
E sapete quanto io ami i vini rossi, vero? E chi si scorda quel Cannonau? 😉

Ve lo presento D53 Cannonau classico di Sardegna. Sapete perché si chiama così? 
 La D sta per Dorgali
53 (1953) anno di nascita della società cooperativa 

 

Cantine Dorgali
Pic by Cantine Dorgali

 

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