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Instagram non è solo selfie, è anche il social perfetto per tanti hotel che vendono dei prodotti (come delle camere per soggiornare) e dei servizi (come piscine, ristoranti, tour e SPA), dove una bella foto può fare la differenza nelle scelte di acquisto.

Il social media, acquisito da Facebook nel 2012 per 1 miliardo di dollari, ha avuto un successo tale che, ormai, sono sempre più numerose le strutture alberghiere ed extralberghiere, che hanno aperto un profilo per raccontare, con immagini, video e hashtag significativi, la storia del loro brand.

Instagram consente di generare valore, per una struttura ricettiva, sfruttando la comunicazione visiva permessa da immagini accattivanti.

Da Codename a Instagram, la storia insegna

Ma non solo: il social media, nato il 6 ottobre 2010 dall’intuizione di Mike Krieger e Kevin Systrom di creare un’applicazione per scattare fotografie di viaggi e momenti da condividere con amici (poi diventata un vero social media, grazie alla lungimirante intuizione della moglie dello stesso Systrom), è oggi anche video, stories, sondaggi e dirette capaci di rendere la partecipazione dei follower sempre più immersiva.

Non tutti, forse, sapranno dell’esistenza di una foto storica, scattata in vacanza in Messico dallo stesso Kevin Systrom: si tratta di un’immagine che, accanto al piede della moglie, ritrae in primo piano il tenero musetto di un cane dagli occhi vispi, che puntano dritti verso la fotocamera del cellulare che lo immortala.

Si tratta del primo post mai pubblicato su Instagram, in un’epoca in cui il social media che tutti conosciamo, non era ancora attivo e aveva un nome provvisorio e molto meno attraente, Codename. Motivo per cui troverete la caption con “test”. Questo è il vero e proprio passaggio da Codename a Instagram. 

Sono ormai molto lontani i tempi in cui, nel luglio del 2011, i server di Instagram andarono in tilt dopo che Justin Bieber pubblicò una foto capace di guadagnare un commento ogni 10 secondi.
Il social di Krieger e Systrom, nel giro di un mese, esplose fino a raggiungere 5 milioni di utenti: oggi Instagram conta 1 miliardo di utenti attivi mensili, ed è secondo solo a Facebook.

Dal 2019 il social ha anche reso possibili le videochiamate di gruppo mentre, durante il 2020, ha assistito a un netto aumento della messaggistica istantanea tipica di altri canali come WhatsApp.
Una vera rivoluzione che, dopo un decennio, non sembra volersi arrestare.

Brand identity, come costruirla su Instagram

Cosa vuol dire fare branding?
Per rendere popolare il tuo hotel, bisogna immedesimarsi nei desideri degli ospiti.

Perché dovrebbero scegliere la tua struttura ricettiva e non quella, della medesima categoria, situata a poca distanza?
Bisogna far sognare le persone, perché soltanto ‘lavorando’ sulle emozioni possiamo “convincerle” a soggiornare da noi. É importante essere riconoscibili così da essere la prima scelta nel momento dell’acquisto, ossia quando decidono di partire.

Ecco perché, anche in un periodo di pandemia e crisi del settore come quello attuale, è più che mai necessario non smettere di lavorare sul bisogno latente e mantenere viva l’attenzione dei viaggiatori stimolandoli con contenuti emozionali sempre diversi.

Quale migliore canale allora, se non Instagram, nato proprio per condividere scatti di fotografie di viaggio?
Del resto “le parole creano immagini, le immagini creano emozioni e le emozioni creano azioni”.

Ecco allora che, per una brand identity vincente su questo canale social servono, innanzitutto, oltre che tanta creatività e dedizione, delle foto professionali capaci di catturare ‘momenti di vita quotidiana’ con un certo appeal estetico.

Che cosa pubblicare oggi su Instagram?

Siamo sempre alla ricerca della foto migliore per raccontare ai nostri follower quanto sia bella la nostra destinazione, il nostro hotel e quanto sia squisita la nostra colazione.
Eppure, spesso, a sfuggirci sono proprio i dettagli: un cocktail creato dal barman, la preparazione di una specialità della cucina, le escursioni con gli ospiti e tanti altri contenuti istantanei che colgano, non solo momenti particolari della giornata, ma anche il “dietro le quinte”.

I viaggiatori amano la possibilità di dare uno sguardo ai retroscena per scoprirne i segreti.
Dando voce ai receptionist, agli chef, ai professionisti che lavorano nella tua spa o, per restare in agenda setting, all’impresa che in questo periodo si sta occupando della sanificazione della tua struttura, aumenterai sicuramente l’engagement, ossia la vicinanza al tuo brand con contenuti più autentici e familiari.

Sebbene per il raggiungimento di determinati obiettivi, azioni di ADV mirate e sponsorizzate siano un grande trampolino di lancio, la strategia deve essere sempre supportata dalle “relazioni”.

Revenue Marketing
Revenue Management

 

Come spiego in un mio articolo sulle sfide e le interrelazioni tra social media marketing e revenue management, dobbiamo ricordarci che, gestire bene i social non significa solo creare post di vendita ma, in primis, emozionare una community generando valore e condivisione.

Instagram, vince chi resta al passo con le novità

Instagram è sicuramente la piattaforma social più trasformista dei nostri tempi.
Dopo le stories in evidenza, fissate per ricordare uno o più momenti e impedirne l’eliminazione definitiva dopo 24 ore, è adesso la volta dei reels.

Nati, nell’agosto del 2020, per contrastare la crescente popolarità di TikTok , i reels sono dei brevi video multi-clip, della durata di 15 secondi, che (grazie a audio, effetti e nuovi strumenti creativi) permettono di raggiungere dei risultati interessanti anche nel mondo dell’hospitality.

Un’altra novità, introdotta a maggio 2020, è il formato “Guida”, uno spazio in cui condividere storie, consigli, tutorial e ispirazioni più approfondite.

Le guide create, disponibili in 3 formati (luoghi,  prodotti e post) vengono raccolte in un’apposita tab sul proprio profilo, ma possono anche essere condivise sulle stories o inviate nei messaggi privati.

Una grande opportunità per i social media manager impegnati nel settore della ricettività, sia per valorizzare i servizi di una struttura alberghiera come gli itinerari che può offrire il territorio in cui è inserita.

Instagram, un punto di riferimento per l’influencer marketing

Sebbene tutti i social media abbiano la strabiliante capacità di mettere in comunicazione le persone come non era mai successo prima, è su Instagram che l’influencer marketing sta conoscendo un’epoca d’oro.
Grazie alla loro capacità di generare brand awareness ed incrementare le vendite, gli influencer stanno diventando una risorsa indispensabile per le strategie di digital marketing di hotel e strutture ricettive di ogni tipo, dai B&B agli agriturismi, fino alle stesse case vacanze.

Influencer Marketing
Influencer Marketing per strutture ricettive

 

 

Gli influencer, infatti, sono dei preziosi “digital evangelist” capaci di attirare un rilevante seguito di follower e incidere sulle decisioni di acquisto della loro community, anche (e soprattutto) in tema di vacanze.
Ne abbiamo parlato in un precedente articolo dedicato a questi opinion leader di ultima generazione (link), sviscerandone le tante potenzialità nel settore turistico.

Nella cornice dell’influencer marketing, è dunque Instagram a rivelarsi il canale più performante

Come mai?

Sicuramente, tra i tanti social, è quello più indicato per seguire idoli e celebrity.
Eppure, una valida strategia d’influencer marketing non nasce sempre dalla scelta di testimonial e ambasciatori dalla grande risonanza mediatica. Anzi, a volte, può essere proprio un micro influencer a fare la vera differenza.

Proviamo a spiegarci attraverso qualche esempio pratico.

L’account Instagram di Ronaldo è, al momento, il più seguito al mondo con oltre 260 milioni di follower.
Se l’apprezzato calciatore arrivasse nella tua struttura, raggiungeresti sicuramente un ottimo risultato in termini di visibilità. Eppure, se il tuo hotel fosse, per puro caso, tematizzato sull’Inter, che cosa direbbe la tua community? Sicuramente sarebbe un eclatante autogol.

 

Prendiamo adesso una case study di una struttura, di cui ho seguito personalmente la comunicazione: l’Olympic SPA Hotel.
La struttura del Trentino ha deciso di invitare tutti gli Instagram Blogger e gli Instagram Influencer, che si trovavano a soggiornare in Val di Fassa, ad usufruire gratuitamente di alcuni servizi dell’albergo.

Le richieste di partecipazione sono state tantissime.

Qualche risultato?

Tra gli invitati ha spiccato Marika, una blogger dal grande estro creativo che, pubblicando foto e storie che la ritraevano in varie situazioni cool (dal pic-nic a bordo piscina a una colazione pantagruelica in baita), ha portato all’Olympic Spa Hotel un incremento di visibilità di ben 500 follower in poco più di 24 ore.

Le interazioni (da richieste di prenotazioni a iscrizioni alla newsletter e altre azioni simili) sono state ben 41, mentre le visualizzazioni sul sito web della struttura (raggiunte grazie al link del sito dell’hotel presente sulla bio) hanno raggiunto un incremento dell’oltre l’85%.

Incredibile come un social media, visual per antonomasia come Instagram, possa tradursi in delle possibilità di business così efficaci, non credi?

 

Ho avuto il piacere di essere relatrice all’evento Onspitality di Riva del Garda. Un evento che ha visto la partecipazione dei più autorevoli speaker nazionali del mondo del Digital Marketing Turistico.

Giada Galbignani onspitality

 

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